Rigoletto
- 15/11/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 20/11/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 26/11/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 05/12/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 07/12/2025, dalle 18.00 alle 20.30
- 10/12/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 12/12/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 17/12/2025, dalle 19.30 alle 22.00
- 07/01/2026, dalle 19.30 alle 22.00
- 10/01/2026, dalle 19.30 alle 22.00
- 14/01/2026, dalle 19.30 alle 22.00
- 18/01/2026, dalle 15.00 alle 17.30
- 27/02/2026, dalle 19.30 alle 22.00
- 08/03/2026, dalle 18.00 alle 20.30
- 21/03/2026, dalle 19.30 alle 22.00
- Opera, Manifestazioni musicali
- Biglietti
Particolari
Giuseppe Verdi manda il suo protagonista Rigoletto sulle montagne russe emotive tra finta ilarità, onesto amore paterno e abissi umani. La regista Ute M. Engelhardt guarda dietro la facciata del giullare e nelle fauci della società brutalizzata in cui si trova l'eroe del titolo. Sul podio: il direttore d'orchestra principale Vassilis Christopoulos che, dopo l'avvincente interpretazione del Macbeth, si dedica nuovamente a un'opera verdiana.
Per soddisfare la sua lussuria, il Duca di Mantova fa sì che i suoi servitori gli portino ripetutamente nuove donne. Anche Rigoletto, il buffone di corte, fa parte di questo sistema misogino: dopo la perdita della moglie, reagisce al mondo con graffiante derisione.
al mondo con una graffiante derisione. Vive solo per la figlia Gilda, che nasconde alla società per proteggerla dalle mire del Duca. Invano!
Gilda si innamora del Duca e Rigoletto contribuisce al suo rapimento senza rendersi conto che si tratta di sua figlia. Quando si rende conto dell'accaduto, il padre ferito ha in mente una sola cosa: vendicarsi!Con Rigoletto, Giuseppe Verdi inaugurò la sua triade di successi, che comprendeva anche Il trovatore e La traviata, e che sancì la sua fama internazionale sui palcoscenici lirici del mondo, che dura tuttora.
Il compositore, di orientamento politico, scelse il dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse (Il re si diverte) come base per il suo melodramma,
che è interamente dedicato alle connessioni tra gerarchia e abuso di potere. Nella sua ricerca di veridicità emotiva nella musica, Verdi contrappose il tenero amore di Gilda ai traumi e agli abissi di Rigoletto, un uomo ai margini della società.
Verdi e il suo librettista Piave raccontano la storia dell'eroe del titolo sullo sfondo del mondo allegramente cinico del Duca, nella cui bocca il compositore mette una delle sue melodie più famose, che nella sua esuberanza è l'espressione beffarda di uno spietato donnaiolo:
“La donna è mobile”.
